Nuraghe nel centro abitato, memorie della resistenza, architetture in pietra: Armungia racconta secoli di storia tra le colline del Gerrei
Armungia è un piccolo borgo montano situato a 366 metri sul livello del mare, nel cuore del Gerrei, subregione della Sardegna sud-orientale caratterizzata da rilievi rocciosi e vallate attraversate dal Flumendosa. Il centro conserva al suo interno un nuraghe, imponente custode delle sue origini nuragiche, a cui si aggiungono tracce di epoca romana e bizantina che testimoniano la continuità dell’insediamento nel corso dei secoli.
Nel Medioevo, Armungia fu parte del regno giudicale di Cagliari, all’interno della curatoria della Galilla, per poi passare alla famiglia degli Zatrillas nel 1456. Il toponimo ha interpretazioni diverse: da Aurea Moenia, “mura d’oro”, secondo Alberto Boscolo, a Armonia, dea della concordia, secondo Massimo Pittau.
Un paese che racconta storie
Passeggiando per le vie del borgo, tra i suoi vicinati storici (i bixinaus), si incontrano abitazioni in pietra, e piazze che ancora oggi rappresentano i centri vitali della comunità: la Piazza del vecchio municipio (Pratz’e s’Ofitziu), la piazzetta del pozzo (Pratz’e Funtana) e Pratz’e Cresia, davanti alla chiesa dell’Immacolata, risalente alla fine del XVI secolo.